T Programming
Inoltre, DPM è capace di procedere al ripristino di interi sistemi persi o di singoli file corrotti, anche se residenti all’interno di macchine virtuali. Con l’avvento della nuova versione 2010, sono state introdotte notevoli novità tecnologiche di importanza rilevante e così riassumibili: – Gestione della protezione dei laptop remoti : con DPM 2010 si realizza completamente la possibilità di inoltrare policy di sicurezza definite centralmente verso i laptop “on programming help road” certain, in modo che il laptop risulti protetto anche quando non è direttamente connesso alla rete aziendale; – Migliore integrazione con le piattaforme virtuali : il migliorato supporto alle piattaforme Hyper V R2, al Live Migration, al Cluster Shared Volume CSV garantisce la completa protezione delle soluzioni virtuali e degli host di virtualizzazione, con la possibilità di recuperare anche un singolo file contenuto in un VM tramite apposite funzionalità di restoration, senza la necessità di installazione di un agent dedicato; – Supporto completo software engineering sistemi di SQL Server, Exchange e SharePoint : grazie program engineering mirati miglioramenti tecnologici, DPM è in grado di garantire la migliore protezione ed il completo recovery di SQL Server, Exchange e SharePoint in caso di perdita o corruzione dei dati archiviati in questi sistemi; – Supporto alle repliche site to site : in DPM è possibile programmare ed eseguire in modo automatizzato repliche site to site verso un’altro server DPM o verso un provider nel cloud per implementare scenari di catastrophe restoration; – Significative capacità di scalare in ambienti enterprise : ogni singolo server DPM 2010 è ora in grado di proteggere: – 100 server in produzione – 1000 client Windows – 2000 database SQL – 25TB di dati di una farm SharePoint con 1M di item – 40TB di database Exchange; – Soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la gestione centralizzata del System State e le capacità di Bare Metal Recovery. I tre prodotti, fino ad ora analizzati, sono in realtà completati nelle funzioni da altrettanti componenti della famiglia System Center, studiati appositamente per risolvere particolari esigenze e necessità raffinate che si verificano in seno alle infrastrutture IT delle aziende di maggiori dimensioni. Infatti, le imprese che implementano sistemi di virtualizzazione possono sicuramente trarre notevoli vantaggi dall’uso del System Center Virtual Machine Manager 2008 R2 , studiato appositamente per semplificare la gestione centralizzata degli host di virtualizzazione e delle macchine virtuali. Allo stesso modo, con System Center Service Manager 2010 è possibile ottimizzare l’automazione e l’integrazione dei servizi IT e la gestione delle richieste di servizio, in quanto questo prodotto targato Microsoft è dotato di un motore di workflow, progettato per definire sequenze di operazioni e raccogliere dati sull’infrastruttura IT da Operations Manage e Configurations Manager, consentendo l’esecuzione di report dettagliati sul funzionamento dell’infrastruttura e l’aderenza agli SLA definiti. Infine, con Opalis , è possibile automatizzare l’esecuzione di azioni che interressano prodotti e servizi anche non Microsoft di differente natura, ottenendo come vantaggi immediati la possibilità di implementazione del best follow, di riduzione degli errori e dei tempi di intervento.